Tesori in frantumi

Una voce dall'abisso

Archivio per la categoria “capitalismo”

E SE MARX AVESSE TEORIZZATO L’UTERO IN AFFITTO?

Mio articolo apparso sul pdf della Croce di oggi, per chi è abbonato.
Diego Fusaro e la maggior parte degli osservatori interpretano la pratica dell’utero in affitto come una conseguenza del “capitalismo che mercifica le persone”. Ma se è una pratica capitalistissima, perché vi ricorre il comunistissimo Vendola? Semplice: perché l’utero in affitto è una conseguenza non del capitalismo ma dell’ugualitarismo forzato comunista. Il comunismo mette l’uguaglianza al di sopra di tutti gli altri valori. Dopo avere risolto le disuguaglianze economiche con la “ridistribuzione delle ricchezze”, il neocomunismo risolve le disuguaglianze fra coppie feconde e coppie infeconde con la “ridistribuzione della fecondità”, che contro le intenzioni mercifica le persone. Più in generale, il totalitarismo politico comunista mira a distruggere la famiglia separando la generazione dal suo contesto naturale: l’unione fra uomo e donna. Non a caso, nella società iper-totalitarie di Aldous Huxley gli uomini sono prodotti in catena di montaggio.CroceMarxUteroAffitto

Chi ha paura di Starbucks?

Marzo 6, 2016 Giovanna Jacob

Come McDonald’s non ha portato via clienti alle pizzerie italiane, così Starbucks non porterà via clienti ai bar italiani

 

Caro direttore, se ne parlava da mesi ma adesso è ufficiale: Starbucks, la famosa catena americana di caffetterie,sbarcherà in Italia. I detrattori del libero mercato e della globalizzazione economica non riescono a darsi pace. Convinti che il protezionismo sia la panacea di tutti i mali dell’economia, protestano a gran voce: “Come si può permettere ad una azienda yankee di venire in Italia a rubare clienti alle aziende italiane e a distruggere la tradizione italiana del caffè?”. Essi non hanno chiaro che impedire ad un imprenditore straniero di fare soldi in Italia significa anche impedire a tanti italiani di portare i soldi a casa. Riusciranno gli anti-globalizzazione a convincere i disoccupati italiani che, pure di proteggere le aziende italiane dalla concorrenza straniera, vale la pena impedire agli imprenditori stranieri di creare nuovi posti di lavoro in Italia? Oltretutto, gli anti-globalizzazione non hanno chiaro che, in ogni nazione in cui è stato applicato, il protezionismo ha sempre portato più svantaggi che vantaggi per l’economia nazionale. Se i consumatori possono comprare solo i prodotti delle aziende nazionali, queste ultime non hanno nessun interesse a migliorare costantemente il rapporto qualità prezzo dei loro prodotti e a inventare nuove tecnologie. Quindi, le aziende non corrono mai il rischio di andare fuori mercato ma i consumatori sono costretti a pagare sempre di più per avere prodotti sempre più scadenti (che è esattamente quello che avviene in tutti i paesi socialisti). E il paese stesso arretra irresistibilmente.

Continua qui:

 

Chi ha paura di Starbucks?

Se le vittime sono sempre colpevoli e i carnefici sempre innocenti

Dicembre 12, 2015  Giovanna Jacob

Ogni volta che i terroristi fanno qualche strage in Occidente, i sessantottini non ce la fanno proprio a condannare i terroristi senza qualche “ma”, “se”, “però”

 

Se le vittime sono sempre colpevoli e i carnefici sempre innocenti

 

Contro la dittatura del partito unico keynesiano

Da ieri sul sito di Tempi:

Contro la dittatura del partito unico keynesiano

Navigazione articolo