Tesori in frantumi

Una voce dall'abisso

Archivio per la categoria “illuminismo”

Cosa la sinistra non capisce del terrorismo islamico

Maggio 9, 2016 Giovanna Jacob

Se da una parte cercano di nascondere il genocidio dei cristiani sotto tutta l’ombra del mondo, dall’altra i media di sinistra vanno da sempre a caccia del fantasma del “terrorismo cristiano”

 

Caro direttore, si è scoperto che fra i candidati del Pd per le elezioni amministrative del prossimo 5 giugno a Milano è presente una musulmana con velo d’ordinanza che non riesce a dimostrare in maniera convincente di non avere mai avuto nessun legame col famigerato gruppo dei Fratelli Musulmani, che sono fra i principali ispiratori del terrorismo jihadista. Non c’è nessuna ragione di credere che il Partito democratico simpatizzi con i Fratelli Musulmani o con altri gruppi della galassia fondamentalista. Quello che invece è certo è che la sinistra post-marxista occidentale, di cui il Pd è uno dei tanti partiti di riferimento, ha più simpatia per i non bianchi del terzo mondo che per i bianchi occidentali. Infatti la sinistra guarda ai non bianchi del terzo mondo come ai nuovi “proletari sfruttati” e agli bianchi occidentali come ai nuovi “borghesi capitalisti sfruttatori”. Perché mai i partiti della sinistra post-marxista, in tutti i paesi occidentali, cercano di incentivare con ogni mezzo l’immigrazione dai paesi del terzo mondo se non perché sperano che gli immigrati finiscano al più presto di disintegrare dall’interno l’odiata società borghese-capitalista con i suoi odiati valori borghesi-capitalisti (lo ha confessatoun vecchio laburista inglese) e votino per pure per loro? Avendo perso elettori in casa, la sinistra li deve importare dal terzo mondo. E per assicurarsi che gli elettori d’importazione non sentano la tentazione di votare per qualche altro partito, i partiti di sinistra cercano sempre di infilare all’interno delle loro liste elettorali qualche immigrato. Il Pd milanese ha infilato nella sua lista una immigrata di origine mediorientale che professa la religione islamica.

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Un paio di cose che non si dicono mai di Giordano Bruno, il mago Leggi di Più: Cose che non si dicono mai di Giordano Bruno

Marzo 13, 2016 Giovanna Jacob

Osannato dalla pubblicistica laicista, fu occultista, misogino e antisemita. Ma oggi è esaltato per un’unica ragione: era contro la Chiesa cattolica

 

Caro direttore, sul numero di Repubblica dell’8 marzo 2016, oltre agli inevitabili e scontati articoli sul quanto mai generico tema “donna”, troviamo un lungo articolo su Giordano Bruno firmato da Corrado Augias (“Revival Bruno martire del pensiero”). C’è forse qualche legame fra il vecchio eretico cinquecentesco, cui i massoni dedicarono una statua in campo de’ Fiori a Roma, e il tema dei diritti delle donne? Più che altro, io credo che ci sia un legame di causa effetto fra la propaganda anti-cattolica, che esalta gente come Giordano Bruno, e il progressivo peggioramento della condizione della donna in Occidente. Mentre i giornali della sinistra al caviale rilanciano ininterrottamente tutte le leggende nere contro la Chiesa inventate dagli illuministi, le libere donne occidentali, in aree sempre più vaste d’Europa, cominciano ad avere paura ad uscire di casa. Infatti le strade sono piene di portatori di belle-culture-altre secondo cui le donne sono solo oggetti o meglio bestiame di proprietà degli uomini. Se perdiamo un gioiello in una strada affollata, sappiamo che non lo troveremo mai più: qualcuno lo avrà sicuramente trovato e se ne sarà sicuramente appropriato senza rischiare una denuncia per furto. Analogamente i portatori di belle-culture-altre pensano che, se trovano per strada una donna “incustodita”, possono approfittarsi di lei senza rischiare conseguenze legali (non sfugga che la polizia tedesca ha ammesso che non riuscirà mai ad identificare e punire gli autori degli stupri di Capodanno).
(…)

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Le #pagine più brutte di Umberto Eco

Pubblicato sulla versione pdf di “La Croce” di venerdì 4 marxo (disposibile agli abbonati)

Il 19 febbraio è morto Umberto Eco, che forse è stato il più grande intellettuale italiano degli ultimi decenni. Come ogni uomo, Eco era più della sua opera. Se dunque non possiamo giudicare l’uomo Umberto Eco, tuttavia abbiamo il diritto e il dovere di giudicare la sua opera. Per arrivare subito al punto, Umberto Eco ha dato un contributo determinante all’elaborazione e alla diffusione della ideologia relativista, che sta finendo di distruggere le difese immunitarie della civiltà occidentale, esponendola al virus della barbarie.

In questi giorni, ho riletto alcuni articoli che Umberto Eco aveva pubblicato su Repubblica nel corso dello scorso decennio. Quello che ho letto mi ha indignato profondamente. Ad esempio, nel luglio del 2007 aveva tentato di convincere i lettori di Repubblica che il cosiddetto relativismo non è brutto come lo dipingono Marcello Pera, Joseph Ratzinger e tutti quelli che ancora credono nell’esistenza di un qualche “Assoluto”. Se per questi ultimi il relativismo filosofico è la causa principale del declino della civiltà occidentale, invece per Eco il relativismo si limita a prendere atto di questo declino, che ad Eco stesso appare inevitabile. Le civiltà, dice Eco, non sono forse mortali come gli individui? E chi l’ha detto che i valori di questa nostra civiltà meritino di sopravvivere? In effetti Eco aveva orrore della troppa salute, dell’eccessiva vitalità, dell’esagerata potenza di cui l’Occidente godeva quando ancora credeva nell’assolutezza dei suoi valori.

(Continua)

CroceUmbertoEco

L’Occidente prodigo tornerà da suo Padre

Dicembre 27, 2015 Giovanna Jacob

Il totalitarismo occidentale e la teocrazia orientale hanno un nemico comune: il cristianesimo

L’Occidente prodigo tornerà da suo Padre

Blade Runner è oggi

Correte al cinema a vederlo. Infatti, film così belli ne escono uno ogni cinquant’anni.

Blade Runner è oggi

GIARDIELLO & C. SI SPIEGANO SOLO COL PECCATO ORIGINALE

Mio articolo appena apparso su Pepe:

http://www.pepeonline.it/index.php/component/k2/item/153-giardello-c-si-spiegano-solo-con-il-peccato-originale

Per comprendere i jihadisti bisogna leggere “Arancia meccanica” (è il diavolo, probabilmente)

gennaio 26, 2015 Giovanna Jacob

Il radicalismo islamico non va messo solo in relazione al “disagio sociale”, ma alla questione del male. Anthony Burgess aveva capito tutto

Per comprendere i jihadisti bisogna leggere “Arancia meccanica” (è il diavolo, probabilmente)

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