Tesori in frantumi

Una voce dall'abisso

Archivio per la categoria “nazismo”

E noi non dovremmo avere paura?

Aprile 25, 2016 Giovanna Jacob

I media nascondono i fatti che potrebbero alimentare la nostra paura perché secondo la sinistra gli “imprenditori della paura” sono più cattivi dei terroristi stessi.

Caro direttore, una quarantina di anni fa è avvenuto il lento passaggio dall’era moderna all’era postmoderna. Se la cultura modernista (la cui componente fondamentale era il marxismo) pretendeva di conoscere la verità per mezzo della sola ragione scientifica, invece la cultura postmodernista crede che il vero il falso, l’autentico e l’inautentico, il bello e il brutto abbiano lo stesso valore. Gli intellettuali postmodernisti non mirano a scoprire le verità universali e i giornalisti postmodernisti non mirano a raccontare i fatti: i primi inventano cosiddette “grandi narrazioni” che sembrano veritiere senza esserlo necessariamente (perché non si può nemmeno sapere che cosa sia la verità) mentre i secondi non raccontano i fatti così come sono ma cercano di adattarli alle grandi narrazioni dei primi. Si capisce che, al di là delle apparenze, la cultura modernista non era tanto diversa dalla cultura postmodernista: che cosa era infatti il marxismo se non una “grande narrazione” che sembrava veritiera senza esserlo? D’altra parte, tutti i media mainstream sono ancora saldamente controllati dalla sinistra, come Gramsci comanda.

Dalla sera dell’11 settembre 2001, mentre le macerie delle torri gemelle fumavano ancora, intellettuali e giornalisti di sinistra ci narrano ininterrottamente che l’enorme maggioranza dei musulmani sono pacifici e che quindi confondere tutti i musulmani con pochi fondamentalisti e pochi terroristi è come confondere tutti gli italiani con pochi mafiosi. Ci narrano ininterrottamente che l’infima minoranza fondamentalista-terrorista fa guerra innanzitutto alla maggioranza pacifica dei musulmani: «I terroristi ammazzano molti più musulmani che non occidentali». Ci narrano ininterrottamente che la stessa minoranza violenta è divisa al suo interno in tanti gruppi che si fanno la guerra fra loro: Fratelli Musulmani, Wahabiti, Ayatollah, Al Qaeda, Isis e chi più ne ha più ne metta. Ci narrano ininterrottamente che tutti questi gruppi perseguono fini politico-economici di basso cabotaggio mascherati da fini religiosi (perché in termini marxisti la religione, non dimentichiamolo mai, è solo “sovrastruttura” dell’economia). Ci narrano ininterrottamente che le masse occidentali infliggono tremende “ingiustizie sociali” alla maggioranza pacifica degli immigrati musulmani. (…)

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E noi non dovremmo avere paura?

Quell’ideologia gender che semina totalitarismo

Mio articolo sulla versione pdf della Croce (disponibile agli abbonati) di mercoledì 9 marzo.

La vittoria in Senato del Ddl Cirinnà segna simbolicamente l’affermazione definitiva della ideologia gender, che è sostanzialmente una propaggine dell’ideologia relativista (il genderismo, infatti, “relativizza” i due sessi, confondendoli e mescolandoli fra di loro). Ebbene, non si è mai sottolineato che il relativismo morale ha molto in comune col nazismo e che entrambi affondano le radici nella filosofia nominalista tardo medievale, il cui più importante rappresentante fu Guglielmo di Occam, quello del rasoio, di cui Guglielmo da Baskerville, protagonista de Il nome della rosa di Umberto Eco, è chiaramente la controfigura. Dal momento che il nominalismo è la radice di tutti gli errori filosofici successivi e dal momento che un importante intellettuale appena scomparso (Eco) ha riesumato il nominalismo per metterlo al servizio della causa relativista e gender vale la pena parlare del nominalismo e della antica “disputa sugli universali”, che è meno accademica e più appassionante di quanto si pensi. (…)

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Se le vittime sono sempre colpevoli e i carnefici sempre innocenti

Dicembre 12, 2015  Giovanna Jacob

Ogni volta che i terroristi fanno qualche strage in Occidente, i sessantottini non ce la fanno proprio a condannare i terroristi senza qualche “ma”, “se”, “però”

 

Se le vittime sono sempre colpevoli e i carnefici sempre innocenti

 

Leggere Houellebecq nel giorno dell’attentato a Parigi. Ecco perché la nostra resa non frenerà l’avanzata del male

Apparsa oggi su Tempi:

Leggere Houellebecq nel giorno dell’attentato a Parigi. Ecco perché la nostra resa non frenerà l’avanzata del male

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